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La nostra Squadra Droni a Genova sul crollo del ponte Morandi

Crediti foto: La Stampa

La nostra Squadra Droni è intervenuta a Genova per eseguire importanti rilievi sul crollo del ponte Morandi.

La Procura della Repubblica di Genova ha incaricato il Prof. Gianni Vercelli, il Prof. Domenico Sguerso e l’lng. Alessandro Pozzi del Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Droni “Ce.Dro.” dell’Università di Genova di effettuare delle operazioni di rilievo fotogrammetrico ad alta definizione sul Ponte Morandi, a supporto dei Consulenti Tecnici della Procura.

Il Prof. Vercelli, volontario del Coordinamento della Protezione Civile di Cuneo ha immediatamente contattato il Presidente dello stesso Coordinamento, Dr. Roberto Gagna, che ha attivato l’emergenza.

La Squadra Droni, coordinata da Massimo Perotti, pilota SAPR e uno dei massimi esperti del settore, è così intervenuta sul luogo del disastro.

L’intervento della Squadra Droni

Le attività di volo dei droni nella zona rossa del Ponte Morandi sono state svolte a partire dal primo pomeriggio del 1 7 agosto, quando ancora si scavava per il recupero delle ultime vittime.

Sono stati effettuati numerosi voli in situazioni di elevata criticità, volando al limite delle possibilità tecnologiche.

La grande mole di immagini e dati raccolti è oggi in fase di elaborazione da parte dei ricercatori dell’Università per essere poi sottoposta ai consulenti della Procura della Repubblica di Genova.

Questo intervento rappresenta il primo impiego della nostra Squadra Droni in emergenza e ci fornisce anche un riscontro positivo sul lavoro svolto durante le esercitazioni degli ultimi mesi.

Operazione “bogianen”

Operazione "bogianen"

Operazione “bogianen”

Il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo ha preso parte attiva all’esercitazione del 32° Reggimento Genio dell’Esercito di stanza a Fossano, allestendo un campo profughi per accogliere ipotetici sfollati da zone di guerra.

Il campo profughi, organizzato con tende gonfiabili, container, uffici, cucine, centro medico e veterinario, servizi igienici, acqua e luce completava il corridoio umanitario previsto nell’esercitazione.

Altra importante attività delle squadre specializzate della Protezione Civile è stata quella di collaborare alla ricerca di un figlio di profughi disperso lungo il corridoio umanitario.

La Colonna Mobile del Coordinamento di Fossano è partita, scortata da mezzi dell’esercito (si supponeva che tutta l’area potesse essere a rischio), alle ore 08,00 per raggiungere la zona di esercitazione prevista all’interno dell’ex polveriera a Salmour (Cn).

Il Coordinamento di Protezione Civile ha schierato i Gruppi Speciali per meglio accogliere i profughi; erano presenti il Gruppo degli psicologi, farmacisti, medici e infermieri, il Gruppo Cinofili e Veterinari, il gruppo TLC per le comunicazioni via radio, oltre al personale di segreteria e gestione operativa.

Per garantire la sicurezza dell’area coinvolta, il nucleo di Protezione Civile degli ex carabinieri ha costantemente pattugliato il campo e il corridoio umanitario, entrambi sorvegliati anche dal volo della squadra droni della Protezione Civile.

L’esercitazione della squadra droni

Sabato 16 giugno 2018, presso l’ex deposito munizioni di Salmour (CN) si è svolta una doppia esercitazione della Squadra Droni del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo.

L’esercitazione si è svolta in collaborazione con i due reggimenti dell’Esercito aventi sede nell’area di Fossano, ovvero il 1° Reggimento Artiglieria da montagna e il 32° Reggimento Genio Guastatori.

Ancora una volta si conferma l’impiego poliedrico e duale delle unità dell’Esercito che con personale, mezzi ed equipaggiamenti, sono in grado di operare ed essere utili anche a favore della popolazione civile su tutto il territorio nazionale.

La peculiarità dell’area di Fossano, che ospita i due Reggimenti e la sede del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile, ha favorito i rapporti, la conoscenza reciproca e il confronto sui temi di sviluppo di una possibile cooperazione per diversi progetti.

L’esercitazione

Simulando un violento nubifragio, il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile è stato attivato per la ricerca di un raccoglitore di funghi, dato per disperso da alcune ore.

Contemporaneamente, nella stessa area, si rendeva necessario monitorare gli argini del torrente Veglia per dare informazioni puntuali al 32° Genio Guastatori allo scopo di individuare il punto migliore per gettare un ponte d’emergenza.

A completamento delle fasi di scandaglio, con l’uso di un drone, si è proceduto all’ispezione di una casa parzialmente distrutta dal violento nubifragio, per verificare la presenza di possibili feriti all’interno, mentre il 1° Reggimento Artiglieria da montagna scandagliava l’area di ricerca della persona scomparsa con i moderni sistemi di sicurezza.

L’esercitazione, articolata nelle tre fasi descritte (ricerca del disperso, monitoraggio argini, ricerca feriti in zone inagibili) si è svolta nelle ore diurne ed è stata ripetuta in notturna.

Tutte le ricognizioni sono state affidate ai droni, dotati di telecamere e termo camere. Il trasferimento delle immagini, in tempo reale, alla sala operativa ha consentito di programmare e di decidere la sequenza migliore delle azioni d’intervento da intraprendere nel corso dell’operazione.

Per questa simulazione sono state importanti le collaborazioni con l’Università degli Studi di Genova-Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi che ha progettato il modello di ricerca, con Eurodrone, scuola di volo droni Certificata E.N.A.C. e azienda specializzata in progettazione e costruzione di droni professionali. Per l’esercitazione ha fornito i mezzi aerei e piloti altamente specializzati in operazioni di S.A.R. (Search And Rescue).

Inoltre, hanno preso parte all’esercitazione: la Croce Rossa, che si è dedicata al recupero medicale del disperso, il Gruppo di Psicologi del Coordinamento di Protezione Civile, che ha verificato lo stato cognitivo del disperso, la squadra cinofili della Protezione Civile con i loro cani da superficie, per la ricerca del disperso in ambienti ostili, l’unità medico veterinaria di supporto, la TLC per tutte le comunicazioni radio, l’Associazione Colonna Mobile per la logistica e altre componenti del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile.