Storia
Dalla fondazione del Coordinamento di Cuneo ad oggi
Era il 1994, anno di una devastante alluvione in Piemonte, il 4 e il 5 novembre furono giorni che videro rovina, distruzione e lutti nella valle Tanaro.
Dopo 3 giorni di piogge continue (oltre 600 mm in 48 ore) il Tanaro crebbe a livelli spaventosi. Un’onda di piena si formò il giorno 5 novembre a Ormea e, correndo verso valle, devastò con furia inaudita tutto il suo corso e le decine di centri abitati lungo le sue sponde sino a giungere presso la confluenza nel Po alle prime ore del giorno 7 novembre.
Durante l’evento alluvionale il Tanaro toccò valori di portata record mai raggiunti nel secolo:
Particolarmente sconvolto dall’evento alluvionale risultò tutto il tratto compreso tra il comune di Ceva e la confluenza con la Stura di Demonte presso Cherasco, dove il Tanaro distrusse quasi totalmente la maggior parte dei manufatti civili presenti (abitazioni, ponti, strade, etc. …), mutando anche per ampi tratti in modo definitivo la fisionomia del suo letto e del fondovalle.
Molto colpite furono le città di Ceva, Alba e Asti, inondate per 1/3 della loro superficie e soprattutto Alessandria, sommersa quasi per il 50%.
Un bilancio devastante con 70 vittime e 2.226 sfollati, danni incalcolabili alle abitazioni, alle fabbriche, alle aziende, all’agricoltura, alla viabilità.
Tutti i torrenti furono protagonisti di esondazioni come ad esempio il Belbo, l’Orco, La Dora Baltea; il fiume Po, vuoi per la raccolta della portata idrica degli affluenti, vuoi per le piogge dirette, esondò in parecchi punti.
Cuneo fu letteralmente sommersa dalle piogge con oltre 340 mm.
Fu questo terribile evento del ’94 che diede la spinta a organizzare gruppi di volontari, dedicati a servire la popolazione e a intervenire sul territorio, e che motivò il Dottor Roberto Gagna a dar vita alla protezione civile di Cuneo e della sua provincia.
Il 27 marzo 1998 è l’anno di fondazione del Coordinamento Provinciale Volontari Protezione Civile – Cuneo con il riconoscimento presso Regione Piemonte e successivamente, il 3 dicembre, presso il dipartimento di Protezione Civile di Roma.
Roberto Gagna, Con un impegno assiduo e costante ottenne tutti i necessari riconoscimenti per poter operare a pieno. Era nato il primo Coordinamento in Italia con un nucleo di 50 gruppi di volontari.
Anno che vide impegnato il coordinamento per una prima operazione di notevole rilievo; lavorando in alta quota per oltre tre mesi, i volontari furono protagonisti della riapertura della rotta delle alte vie che da Monesi va a Limone Piemonte.
Un antico e suggestivo tracciato d’alta quota (la via del sale) immerso nelle Alpi Marittime che collega Piemonte, Liguria, e Provence Alpes Cote d’Azur, oggi percorribili in sicurezza per gli amanti delle escursioni.
Nel 1999 fu l’unico coordinamento presente in Albania dove, a Valona, si adoperò per allestire e gestire il campo profughi per l’accoglienza ai fuggitivi della guerra del Kossovo. Un’operazione umanitaria complessa e impegnativa.
I volontari del Coordinamento furono impegnati dal 13 al 16 ottobre sui fiumi Pellice e Chisone per il violento alluvione che colpì la valle di Susa, il Canavese, l’Ossola e la Valle d’Aosta.
Duemila volontari partecipano all’operazione “Castoro Quattro Valli” e ripuliscono i torrenti Gesso, Colla, Vermenagna e Pesio.
Una settimana di intenso lavoro negli alvei dei torrenti e lungo le loro sponde. Nell’arco dell’anno il coordinamento acquisisce nuova mezzi meccanici.
Nel mese di gennaio scatta l’operazione “Vesuvio” importante simulazione di emergenza in caso di eruzione del vulcano.
Maggio 2007 Cuneo invasa dagli alpini per la loro annuale adunata nazionale. 800 volontari in servizio con oltre 70 mezzi.
Il 18 novembre viene conferita la medaglia d’oro a Roberto Gagna, Presidente del Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Cuneo e a Andrea Lazzari responsabile Regionale della Protezione Civile.
29 maggio un alluvione genera una colata di detriti nell’alveo del torrente Cassarot tributario del Pellice, che travolge case e borgate nel comune di di Villar Pellice.
Successivamente scatta l’esercitazione più imponente mai organizzata in Italia.
Con l’operazione “San Bernardo”, durata tre giorni, vengono messi in sicurezza i fiumi di cinque vallate, Stura, Grana, Maria, Varaita, Po. 1.500 sono i volontari impiegati.
Dal dicembre del 2008 il Coordinamento trova la sua sede a Fossano nei capannoni della fabbrica ex Sobrero, un’operazione di grande rilevanza che vide la Regione Piemonte come acquirente del sito dato da gestire in concertazione fra la Provincia e il Coordinamento.
Una fra le più importanti operazioni è stata senza dubbio la presenza per sei mesi del coordinamento in Abruzzo, colpito dal sisma nel 2009, dove a Tempera è stato allestito e gestito il campo di assistenza alla popolazione.
600 sfollati hanno trovato ricovero nella tendopoli; 120 mila i pasti serviti da chef volontari nell’ambito di otre mille ragazzi e ragazze che, con turni settimanali, coprirono l’intero periodo.
Fondamentale l’opera dei farmacisti e degli psicologi nell’assistere la popolazione che aveva perso tutto.
600 volontari del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Cuneo hanno partecipato all’operazione “Paesi Sicuri” un’importante esercitazione di prevenzione tenutasi nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 ottobre nei comuni di Santo Stefano Belbo, Fossano Belbo, e Rocchetta Belbo per la pulitura degli alvei degli affluenti di destra del fiume Belbo.
Sono stati rimossi alberi, piante, arbusti, rovi e quanto ostruiva il normale deflusso delle acque. I volontari hanno dovuto operare su ripidi pendii senza poter operare con l’ausilio di mezzi meccanici.
Nel ventennale dell’alluvione che colpì duramente il Piemonte, mettendo in ginocchio oltre 100 comuni del cuneese, il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Cuneo, ha mobilitato dal 12 al 14 settembre, lungo l’intero asse del Tanaro, 1600 volontari che divisi su 15 cantieri hanno bonificato e messo in sicurezza il corso del fiume.
7-8-9 ottobre esercitazione dedicata al torrente Rea organizzata dal Coordinamento e dai comuni di Dogliani e Murazzano per la manutenzione idrica per il controllo in alveo della vegetazione.
Con 7 cantieri e circa 350 volontari è stato ripulito l’alveo del torrente Rea e le sue sponde.
Le squadre dei volontari hanno operato nei tratti dal comune di Murazzano dove Nasce il Rea e nei comuni di Somano e Bonvicino per poi affrontare il tratto che attraversa Dogliani.
A partire dal 26 novembre, per circa 5 giorni, torna l’incubo alluvione. Garessio è una città divisa in due dal Tanaro, ed è diventata il simbolo del Piemonte messo sotto scacco da pioggia ed esondazioni.
Da Garessio a Ormea, Ceva, Farigliano, Alba, Alessandria e molti altri comuni vivono ore di angoscia per i danni causati dalle violente esondazioni dei fiumi e dei loro affluenti.
La pronta risposta della protezione civile e di tutte le forze di soccorso hanno evitato vittime. Danni ingenti a cose e industrie calcolati in centinaia di milioni di euro.
Dal 1 novembre al 27 gennaio 2017 l’intervento del coordinamento per il sisma nel centro Italia ha visto la colonna mobile portare il P.A.S.S. a Norcia per dare agli abitanti tutte le funzioni medico sanitarie gestite dall’ASL locale. 3.500 mq di superficie allestita con container e tende. Otre 1.400 persone assistite nel periodo di permanenza.
Il coordinamento conta oltre 170 gruppi e tre mila volontari. Sono passati 23 anni dall’inizio di questa storia e 20 anni dalla fondazione. Molte le esercitazioni in questi 20 anni per essere pronti all’emergenza, per perfezionare sempre di più la capacità di rapido efficiente ed efficace intervento.
Il 2018, anno del ventennale dalla fondazione, vede il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo sempre più impegnato nella formazione dei volontari, nelle specializzazioni dei gruppi, nella crescita formativa più ampia.