Grazie ai volontari della Protezione Civile

Queste immagini sono un omaggio e un riconoscimento al lavoro profuso da centinaia e centinaia di abitanti della Granda che sono accorsi nei paesi sconvolti dalle enormi precipitazioni nevose di dicembre e gennaio.

Problemi della montagna su GRP televisione

Alessandro Verdaro, presidente della Comunità montana Valle Grana, e Roberto Gagna leader del coordinamento provinciale dei volontari di Protezione civile, sono intervenuti mercoledì sera al dibattito televisivo condotto da Giuseppe Grosso sui problemi delle valli cuneesi, con particolare attenzione all’alluvione del maggio 2008 e alle recenti, grandi nevicate.

Verardo e Gagna hanno messo in evidenza lo spirito di collaborazione che ha contraddistinto le lunghe settimane dell’emergenza in provincia di Cuneo.

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Le nostre valli salvate da un impegno senza limiti

Dopo l’eccezionale efficienza dimostrata in occasione dell’alluvione di fine maggio gli uomini del presidente Roberto Gagna hanno di nuovo dato straordinaria prova di sé in questo drammatico inverno 2008-2009.

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Protezione civile Fossano al centro del Sud Piemonte

La Piazza Grande – martedì 2 dicembre 1998

Dallo scorso sabato la Protezione civile provinciale, e la colonna mobile della Regione per il Sud Piemonte, hanno una nuova, spaziosa casa, ben collegata a un sistema infrastrutturale destinato a crescere ancora e destinata a garantire un servizio continuativo di pronto intervento in un contesto territoriale vasto.

Il quartier generale è localizzato nel fabbricato ex Sobrero, ai confini con il Comune di Sant’Albano Stura: un immobile di notevole estensione grazie ai terreni circostanti che ne fanno parte, oggetto di un’operazione che ha visto la Regione come parte acquirente e quindi proprietaria “ex novo” di un sito che sarà gestito in concertazione con Provincia e Coordinamento dei volontari della Protezione civile della Granda.

Tre capannoni e due palazzine, strutture in buona parte già operative dal momento che ospitano i mezzi della colonna mobile schierata, che sono stati oggetto di visita da parte delle autorità istituzionali di Regione e Provincia e da parte dei rappresentanti di un’ottantina di Comuni, tra cui numerosi sindaci, che indossavano la fascia tricolore sopra la giacca della Protezione Civile.

Un’accoglienza che l’assessore regionale competente Luigi Ricca, intervenuto assieme al collega di Giunta Bruna Sibille e ai consiglieri regionali cuneesi Francesco Toselli e Claudio Dutto, ha valutato in maniera estremamente positiva:

in occasione dell’inaugurazione della sede – ha commentato – ho avuto modo di apprezzare le caratteristiche, strutturali e istituzionali, che fanno di Fossano una localizzazione strategica per questo tipo di presidio, detto di primo livello.

Anzitutto la sua localizzazione geografica nel cuore della pianura cuneese, che sta infatti favorendo uno sviluppo significativo delle vie di comunicazione.

Poi le sue qualità urbane, che ne fanno un Comune molto attento alla qualità della vita sebbene vigorosamente proiettato all’esterno.

Altra carta vincente, secondo l’assessore Ricca – che nella gestione della fase conclusiva dell’operazione ex Sobrero ha raccolto il testimone dal predecessore Giovanni Caracciolo,

è il clima di concordia politico-istituzionale che ispira i rapporti fra Comune, Banche di territorio, Fondazione di origine bancaria, Associazionismo e mondo del Volontariato, intorno a progetti di interesse condiviso e che potranno riguardare anche gli sviluppi prossimi futuri del servizio di Protezione civile a partire dalle realizzazioni che abbiamo già eseguito.

Perfettamente d’accordo l’assessore provinciale delegato Federico Gregorio, il quale ha sottolineato il quadro di

efficace concertazione con l’Autorità regionale e il Coordinamento dei volontari della Granda, che ha permesso di portare pragmaticamente a casa un traguardo del cui buon fine intendo ringraziare anche il mio predecessore e collega di Giunta, Angelo Rosso.

Con l’inaugurazione odierna raggiungiamo a un tempo tre risultati forti: l’insediamento di un presidio provinciale di primo livello, di assoluta importanza anche per i numeri che qualificano il nostro volontariato nel settore, il decentramento della colonna mobile regionale al servizio del basso Piemonte e l’attivazione del servizio h24 fortemente voluto dal coordinatore Roberto Gagna e dai suoi collaboratori.

In prospettiva, gli ampi appezzamenti di terreno potranno essere utilizzati anche come luoghi di esercitazione e come pista per l’atterraggio degli elicotteri.

In pratica, viene a configurarsi – come ha tenuto a evidenziare il sindaco Francesco Balocco, presente alla cerimonia assieme all’assessore comunale delegato Bruno Olivero – una sorta di piattaforma logistica della Protezione civile:

Ringrazio la Regione Piemonte, risultato possibile grazie al lavoro di squadra che abbiamo condotto assieme alla Provincia e al Coordinamento dei volontari.

Per le proprie caratteristiche e dimensioni, il presidio che oggi inauguriamo potrebbe diventare una sede di formazione e addestramento d’eccellenza.

Parole di gratitudine, inoltre, sono state espresse nei confronti del responsabile cittadino dei volontari di Protezione civile, Riccardo Trabucco, anche per l’impegno svolto nella realizzazione di alcuni lavori all’interno della struttura.

anche se diversi lavori strutturali restano da completare o realizzare – ha dichiarato il coordinatore provinciale Roberto Gagna – la sede è comunque già operativa con il ricovero dei mezzi per il pronto intervento dei nostri volontari sul territorio.

Ringrazio gli Enti pubblici per aver creato le condizioni migliori affinché il servizio h24, da noi fortemente voluto, possa essere garantito al meglio dai nostri oltre cinquemila volontari.

Oggi – ha commentato Anna Mantini, capogruppo provinciale e comunale di An-Pdl, intervenuta assieme al collega di Fi-Pdl Gianfranco Dogliani – è una giornata storica per la nostra città, che torna al centro dell’attenzione istituzionale regionale dopo una fase di stallo in cui era messa in discussione la sopravvivenza di molti servizi di utilità collettiva nel territorio.

L’entrata in funzione della sede della Protezione civile può rappresentare l’occasione anche per accelerare l’iter di definizione di una piattaforma logistica che, analogamente, parta dal riuso funzionale di fabbricati dismessi e tenga conto dell’impegno del Governo nazionale per il raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo.

A testimoniare il fattivo clima di concordia istituzionale, che ha permesso lo sblocco di interventi strategici, sono intervenuti il vicepresidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, il consigliere d’indirizzo della Crt Giandomenico Genta e il presidente della Fondazione Crf Antonio Miglio.

Quaglia, nel corso della cerimonia, ha ricevuto dagli assessori Ricca e Sibille un riconoscimento emblematico dell’impegno garantito dal sistema delle Fondazione bancarie a favore degli importanti progetti espressi dal mondo del volontariato, nel caso specifico della Protezione civile:

il nostro intervento – ha dichiarato Quaglia – ha permesso di approntare una farmacia mobile di accompagnamento alle attività di soccorso e gestione delle emergenze da parte della Protezione civile, caso-pilota a livello nazionale.

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La Protezione Civile rimette Fossano al centro

La Piazza Grande – Martedì 2 dicembre 2008

Dallo scorso sabato la Protezione civile provinciale, con i suoi oltre cinquemila volontari, e la colonna mobile della Regione per il Sud Piemonte, hanno una nuova, spaziosa casa, ben collegata a un sistema infrastrutturale destinato a crescere ancora e destinata a garantire un servizio continuativo di pronto intervento in un contesto territoriale vasto.

Il quartier generale, già operativo con il ricovero dei mezzi della colonna mobile, è localizzato nel fabbricato ex Sobrero, ai confini con il Comune di Sant’Albano Stura: un immobile di notevole estensione grazie ai terreni circostanti che ne fanno parte, oggetto di un’operazione che ha visto la Regione come parte acquirente e quindi di proprietaria “ex novo” di un sito che sarà gestito in concertazione con Provincia e Coordinamento dei volontari della Protezione civile della Granda.

Alla cerimonia sono intervenuti i rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia, Comune, Coordinamento volontari e sistema delle Fondazioni bancarie, che nell’insieme rappresentano un aspetto molto qualificante di quel modello concertativo molto efficace e pragmatico dal quale potrebbero derivare ancora importanti sviluppi – per esempio una pista per gli elicotteri, ma anche un luogo di formazione permanente – a partire dai lavori già eseguiti.

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Bertolaso ha conosciuto i volontari della Val Varaita

Brossasco – E’ stato tra loro. Ha visto all’opera nel cantiere poco a monte di Val Curta decine di volontari dei gruppi di Protezione civile del Saluzzese e della provincia. Ha chiesto loro dei consigli e si è complimentato per i quattro giorni di lavoro.

Guido Bertolaso, Sottosegretaria di Stato e direttore del Dipartimento di Protezione civile nazionale, sabato 4 ottobre ha partecipato all’esercitazione “San Bernardo: adottiamo una valle” che si è tenuta fino a domenica nei territori colpiti dall’alluvione di fine maggio.

Sono stati ripuliti da migliaia di quintali di legname gli alvei dei torrenti.

Sono qui oggi – ha detto in seguito in piazza a Brossasco di fronte a decide di sindaci – perchè non ero con voi in quei momenti drammatici.

Mi bruciava dentro non essere stato vicino a voi sindaci che allora avete portato avanti il lavoro in modo esemplare.

Sono già arrivati 100 mila euro, 50 mila sono già stati stanziati e farà il possibile per non far mancare la somma rimanente.

Qui la Protezione civile va presa ad esempio, è un’eccellenza.

In precedenza, il padrone di casa Meo Beoletto sindaco brossaschese aveva detto:

E’ un bene che i vertici delle istituzioni siano venuti qui a constatare la situazione.

Sarebbe anche utile, però, stanziare dei soldi per la prevenzione in modo da evitare spese più grandi dopo gli eventi imprevedibili e catastrofici.

Bisogna fornire più servizi ai pochi che stanno ancora in montagna.

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Dopo alluvione, 1000 volontari hanno ripulito i letti dei torrenti

Cuneo 7 – Martedì 7 ottobre 2008

L’hanno definito il più grande progetto esercitativo realizzato dal Coordinamento Provinciale di Protezione Civile in oltre dieci anni di attività.

E l’ha confermato anche il direttore del Dipartimento Nazionale, Guido Bertolaso, che sabato a Brossasco ha incontrato gli uomini dell’Operazione San Bernardo 5 – Adottiamo una valle e ha elogiato il “modello Cuneo”.

Da giovedì a domenica, un “esercito” di 1.000 volontari di Protezione Civile, Aib, Ana e Soccorso Alpino ha invaso pacificamente le 5 valli del Cuneese colpita dall’alluvione di fine maggio ( Maira, Stura, Grana, Po e Varaita), per svolgere un enorme lavoro di bonifica e messa in sicurezza dei fiumi.

24 i cantieri principali, migliaia le tonnellate di legna tagliata, accatastata sulle sponde e poi ritirata liberamente dai proprietari.

La speranza è che la pulizia degli alvei diventi un’abitudine consolidata, indispensabile per prevenire un’altra calamità.

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Bertolaso: “Grazie volontari”

La Stampa – Domenica 5 ottobre 2008 di Andrea Garassino

Il responsabile della Protezione Civile sui cantieri del dopo alluvione

Prima in elicottero per vedere i cantieri nelle valli Stura, Grana, Maira, Varaita e Po; le più colpite dall’alluvione di maggio.

Alle 10.33 l’atterraggio sulle sponde del Varaita, tra Melle e Brossasco. Guido Bertolaso, sottosegratario di Stato e capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, ieri ha incontrato alcuni degli oltre mille volontari impegnati da giovedì nell’operazione “San Bernardo: Adottiamo una valle”.

E’ un’imponente esercitazione di Protezione civile che sta coinvolgendo fino a oggi pomeriggio tutti i gruppi della Granda con una delegazione di Legambiente, per la pulizia dei fiumi che tra il 29 e il 30 maggio si sono gonfiati d’acqua fino a straripare in pianura.

[…]

Bertolaso ha spiegato la ragione che l’ha portato nel Cuneese:

In quei giorni non avevo potuto raggiungervi. Mi bruciava dentro non aver parlato con voi per complimentarmi per il modo esemplare con cui avete portato avanti il lavoro prima dell’onda di piena, durante e dopo con iniziative come quella odierna.

L’assessore regionale alla Montagna Bruna Sibille poco prima l’aveva definito “amico di questo territorio”, rimarcando poi la laboriosità dei cuneesi “che dal 29 maggio si sono rimboccati le maniche e si sono dati da fare” ed ha annunciato l’avvio di uno studio da parte della sede di Mondovì del Politecnico per individuare i luoghi in cui liberare gli alvei di Varaita, Maira e Stura […].

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Guido Bertolaso promuove con lode la protezione civile

Il Giornale del Piemonte – Domenica 5 ottobre 2008 di Nadia Muratore

Il sottosegretario di Palazzo Chigi: “Di prevenzione si parla spesso, nel Cuneese si è passati ai fatti. Iniziativa magnifica”.

Gagna: “La manutenzione dei corsi d’acqua diventi ordinaria”.

Di prevenzione si parla spesso, ora nel Cuneese dalle parole si è passati ai fatti.

Iniziativa magnifica, vi faccio i miei complimenti.

E’ rimasto soddisfatto ma anche sorpreso per l’opera svolta, il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che ieri mattina ha sorvolato in elicottero le valli del cuneese coinvolte nell’esercitazione denominata “Operazione San Bernardo”.

Ha potuto così apprezzare il lavoro capillare che le squadre di volontariato hanno svolto in tre giorni di servizio, per la messa in sicurezza dei fiumi.

All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali alla Montagna Bruna Sibille, alla Protezione Civile Luigi Sergio Ricca e i sindaci dei Comuni coinvolti, che sopra la divisa della Protezione civile indossavano la fascia tricolore.

Per la Provincia il presidente Raffaele Costa e l’assessore Federico Gregorio. Erano presenti i rappresentanti di Legambiente, che concorrono in questa operazione di pulizia dei corsi d’acqua con “Fiumi 2008”.

Ritengo sia assolutamente necessario mantenere costante il livello di prevenzione – ha sottolineato Bertolaso.

E’ indispensabile eseguire la manutenzione permanente, al fine di mantenere un buon assetto idrogeologico nel territorio.

Lo spirito di collaborazione istituzionale e operativo che si è creato in questa esperienza piemontese – ha precisato il rappresentante del Governo – è veramente qualcosa di straordinario.

L’esercitazione ha coinvolto cinque vallate – Stura, Grana, Maira, Varaita, Po – e mille 500 volontari: per estensione e numero di persone è la più imponente mai svolta in Italia.

Il sottosegretario si è anche impegnato a sbloccare i fondi destinati alle zone alluvionate.

Operazione San Bernardo – adottiamo una valle – ha detto il coordinatore della Protezione civile cuneese, Roberto Gagna – è anche una verifica dell’organizzazione del sistema piemontese.

Anche Legambiente, con nostra grande soddisfazione, ha rilasciato un parere estremamente positivo.

Gagna ha anche lanciato una proposta che è stata accolta in maniera favorevole da sindaci e volontari:

La ripulitura degli alvei e la manutenzione del territorio – ha sottolineato – non devono essere operazioni straordinarie ma ordinarie, da ripetere ciclicamente.

E’ l’unica arma che abbiamo per tutelare le nostre vallate e arginare la forza distruttiva dei nubifragi.

Per potenziare la Protezione civile la Regione è adesso impegnata nella costituzione dei presidi territoriali, strutture di primo livello, di cui sei attualmente attive, costituire da punti di raccolta dislocati nel territorio in cui sono immagazzinati materiali e attrezzature che garantiscono la capillarità dell’articolazione della rete dei volontari, per accelerare i tempi di intervento durante l’emergenza e per mettere in atto una puntuale manutenzione.

Voglio ringraziare tutti i volontari che in questi quattro giorni si sono attivati con costanza e professionalità – ha detto l’assessore provinciale Federico Gregorio, nonchè il coordinatore Gagna che ha saputo organizzare in poco tempo e con estrema precisione un’esercitazione gigantesca per uomini, territorio e entità del lavoro svolto.

Naturalmente un grande ringraziamento anche al sottosegretario Bertolaso che da sempre è molto vicino alla provincia Granda.

L’assessore regionale alla Montagna Bruna Sibille ha colto l’occasione per ricordare “che i piccoli Comuni sono la garanzia per il mantenimento e la prevenzione nel territorio montano. Sono necessari servizi unificati ma nelle valli del Cuneese durante l’alluvione, se non ci fossero stati i singoli gruppi comunali di Protezione civile, i singoli Uffici tecnici, il coordinamento della Comunità montana, ci sarebbe stata una calamità ben maggiore.

Sono loro che oltre ad affrontare l’emergenza, si devono occupare della quotidiana gestione del territorio e della manutenzione dei fiumi.

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In mille puliranno i fiumi

La Stampa – Mercoledì 01 ottobre 2008 di Matteo Borgetto

Maxi operazione nelle cinque valli colpite dall’alluvione di maggio

L’hanno battezzata “San Bernardo – Adottiamo una valle” e sarà la più grande operazione realizzata dal coordinamento provinciale dei volontari di Protezione civile in oltre 10 anni di attività.

Da domani a domenica, un “esercito” di 1.000 volontari cuneesi invaderà le cinque valli della “Granda” colpite dall’alluvione di fine maggio (Po, Varaita, Maira, Grana e Stura), per la messa in sicurezza degli alvei.

Lo farà attraverso il recupero di migliaia di tonnellate di legname accumulato lungo i corsi d’acqua, il ripristino di passerelle e altri lavori di bonifica e ingegneria naturalistica.

L’intervento vedrà la partecipazione congiunta di tutti i Centri operativi misti (Com) e 150 squadre di Protezione civile, gruppi Anti Incendi Boschivi (Aib), Ana, Soccorso alpino e Croce Rossa.

Il progetto non ha precedenti – spiega il coordinatore provinciale dei volontari di Protezione civile, Roberto Gagna.

Verremo sottoposti all’esame équipes del Dipartimento di Roma e di Legambiente: il “sistema Cuneo” diventerà un modello a cui ispirarsi in futuro a livello nazionale.

La speranza è che gli amministratori facciano tesoro dell’esperienza, organizzando interventi periodici di pulizia dei fiumi, fondamentali per prevenire nuove calamità naturali.

Sono 21 i Comuni interessati, con base logistica centrale a Cuneo e sala operativa “avanzata” in valle Varaita, a Brossasco, dove sabato è previsto un incontro di sindaci e amministratori con il direttore del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Guido Bertolaso e la presidente della Regione, Mercedes Bresso.

San Bernardo ricorda il cane che porta soccorso ai bisognosi – sottolinea Francesco Revello, coordinatore dell’esercitazione.

Lo slogan indica lo spirito di solidarietà verso le zone alluvionate (50 milioni di euro di danni e altri 150 necessari alla ricostruzione, ndr).

Aiuteremo i paesi montani più poveri di risorse e forze umane, dove non sarebbe possibile un lavoro di queste dimensioni senza i volontari.

A fronte dei 50.000 euro stanziati dalla Regione per le spese (migliaia di pasti, pernottamento, carburante, assistenza) i volontari effettueranno 2.700 giornate lavorative, pari a 700.000 euro di “resa” sul territorio.

Previsti due turni di lavoro giornalieri a rotazione (da domani a sabato 8-12 e 14-18, domenica solo il mattino 8-12).

Tutta la legna recuperata verrà tagliata, accatastata sulle sponde e messa a disposizione dei proprietari dei terreni, che al termine potranno ritirarla liberamente.

Si apriranno 24 cantieri

Dodici sedi operative, 24 cantieri principali e altrettanti minori in 21 Comuni, 300 motoseghe, 16 trattori, 10 camion, 5 escavatori, 20 ambulanze, decine di cippatori, pale gommate, mezzi speciali, una ventina fra ristoranti, colonie e campi base attrezzati per ospitare 1.000 persone in 4 giorni.

Sono i numeri dell’operazione “San Bernardo”. Nelle valli Po e Bronda, a Paesana, pulizia di fiume e rii laterali.

In val Varaita, intervento sull’asta del torrente con rimozione degli alberi pericolanti a Costigliole, Piasco, Venasca, Brossasco, Melle, Sampeyre, Bellino e Pontechianale.

In valle Maira, lavori a Canosio, Marmora e San Michele di Prazzo, Stroppia e rio Maurin.

Ad Acceglio, interventi nel vallone del Mollasco. Val Granda: a Sant’Anna di Bernezzo, Monterosso e Castelmagno.

In valle Stura, lavori a Perdioni, S. Eligio e Festiona di Demonte.

A Vinadio, disboscamento sui bastioni del Forte.

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Un’altra alluvione (finta)

Cuneo 7 – Martedì 30 settembre 2008

Operazione “Adottiamo una valle” dal 2 al 5 ottobre

Mille volontari in un’esercitazione di Protezione Civile sui luoghi del disastro

“Operazione San Bernardo 5 – Adottiamo una valle” è il titolo dell’esercitazione che, dal 2 al 5 ottobre, porterà nelle Valli Po, Varaita, Maira, Grana e Stura di Demonte circa 150 squadre, per un totale di mille volontari appartenenti a tutte le sezioni comunali di Protezione Civile, agli Aib e ai gruppi Ana della Granda. L’obiettivo sarà la manutenzione straordinaria dei territori montani colpiti dalla recente alluvione.

Organizzato dal Coordinamento provinciale volontari di Protezione civile, con il supporto tecnico del servizio di Protezione civile provinciale, l’intervento prevede la messa in sicurezza degli alvei fluviali, proseguendo nell’attività di bonifica iniziata dieci anni fa con le prime operazioni “Castoro”.

I volontari si occuperanno della rimozione dei rifiuti solidi dagli alvei, del taglio della vegetazione sui rii minori, della manutenzione delle reti di scolo, del drenaggio della viabilità secondaria e della manutenzione dei sentieri.

L’iniziale destinazione delle attività nella zona del Roero è mutata in seguito alla precipitazioni intense dei giorni scorsi.

[…]

“Voglio ricordare”, dichiara l’assessore provinciale alla Protezione civile, Federico Gregorio,

le ottime prove durante l’alluvione di fine maggio e l’intervento estivo per la lotta agli incendi boschivi in Puglia, richiesto dal Dipartimento nazionale al Piemonte, che ha visto un’importante e fattiva collaborazione con i gruppi Aib.

Adesso si ritorna nelle vallate alpine per lo svolgimento di una grande operazione che vuole ancora una volta portare la solidarietà di tutta la provincia in questi luoghi martoriati, con l’auspicio di ottenere presto i fondi per la ricostruzione.

[…] La puntuale analisi dei dissesti che si sono manifestati in primavera ha evidenziato la necessità di provvedere, oltre al ripristino dei danni ed alla realizzazione di opere di adeguamento, a organizzare un’attività di manutenzione straordinaria, al fine di provvedere al ripristino delle buone condizioni idrogeologiche e ambientali dei versanti e del reticolo idrogeografico.

Per l’organizzazione logistica, sono stati individuati campi base (case vacanze attrezzate) dove i volontari potranno alloggiare e pernottare.

[…]

Saranno attivati presidi medici di primo soccorso per far fronte a qualsiasi esigenza o a eventuali imprevisti. L’assistenza sanitaria per l’intera durata dei lavori sarà assicurata dal personale della Croce Rossa.

Per coordinare al meglio gli interventi in loco sarà inoltre attivata, in forma ridotta per tutta la durata dell’esercitazione, la sala operativa provinciale che ospiterà il personale del servizio di Protezione Civile, i referenti del Coordinamento provinciale volontari di Protezione civile e un rappresentante Cri.

Considerato che l’operazione di bonifica rappresenta un importante intervento preventivo sul territorio e interesserà una cospicua porzione della Granda, sono stati informati dell’esercitazione tutti gli enti e gli organi istituzionali competenti in materia: in particolare il Dipartimento nazionale della Protezione civile e la Regione Piemonte invieranno dei funzionari per supervisionare le operazioni. […]

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