Sulla Protezione civile Cuneo esempio per tutti
La Stampa – Domenica 18 novembre 2007 – Autore: Lorenzo Boratto
Applausi scroscianti, richieste di autografi, centinaia di fotografie, anche con il cellulare.
Un’accoglienza calorosa a Cuneo per Guido Bertolaso, responsabile nazionale della Protezione civile: arrivato in aereo a Levaldigi, ieri ha partecipato all’undicesima giornata regionale dei volontari della Protezione civile.
E’ entrato in una sala Falco piena: i più vestiti in divisa del Gruppo di appartenenza, molti con il cappello alpino.
Il modello piemontese, e di Cuneo in particolare, è un esempio valido, che stiamo esportando nel resto d’Italia – ha detto.
Troppo spesso parliamo di coordinamento, ma qui avviene in modo efficace.
Poi hanno parlato gli assessori provinciali Rosso e Fino (quest’ultimo vice presidente) e quelli regionali Caracciolo e Sibille, ricordando come la Protezione civile si sia consolidata dopo l’alluvione che investì il sud Piemonte il 5 e 6 novembre ’94 (alla fine nella Granda furono oltre 80 i morti) e del valido apporto dato nelle alluvioni 2000 e 2004: interventi di prevenzione sulle 14 vallate, manutenzione di rii e boschi nei piccoli Comuni, capacità di attivarsi nelle emergenze.
“Qui i sindaci mettono la fascia tricolore sotto la divisa della Protezione civile” ha sottolineato Bertolaso e ha aggiunto che Roberto Gagna, coordinatore provinciale, nei prossimi mesi sarà con lui in giro per l’Italia per “esportare” il modello Cuneo, spiegandone i meccanismi.
In piazza Galimberti i volontari hanno esposto i mezzi e dotazioni di Protezione civile, squadre antincendio boschivi, 118, Croce Rossa, Forestale, vigili del fuoco.
C’era la presidente della Regione, Mercedes Bresso: “Cuneo è un esempio per il resto del Piemonte, oggi il sistema è pronto per interventi di emergenza, anche in trasferta, e offre un supporto irrinunciabile alla salvaguardia del territorio”.
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